lunedì 14 gennaio 2013

Ognuno ha la faccia che ha...

... ma qualche volta si esagera.


"Per il ruolo fin qui ricoperto e per ragioni di stile personale... manterrò una posizione di assoluta imparzialità, pur senza rinunciare ad essere garante dei fondamentali valori accademici e, al contempo, tutelare, fino alla fine del mio mandato, ..."

Questo è solo un passo della esiralante 'lettera del Rettore' in cui, non si capisce bene il perché, il rettore uscente si dimostra preoccupato per la piega che potrebbe prendere l'elezione del suo successore e si affretta a chiarire che Egli non ci lascerà da soli e che, alla luce del suo 'stile personale' e naturalmente 'imparziale' ci porterà per mano, come bambini deficienti, lungo la pericolosissima via elettorale. 
Solo con la sua augusta protezione e benevolenza, infatti, potremo capire ciò che non capiamo, vedere gli orizzonti che solo Egli può ammirare, organizzare il nostro futuro senza l'ansia di dividere il Bene dal Male.
Non pago di ciò, Egli prosegue nel sermone affermando che  "Nessuno può disconoscere la propria storia e deve avere piena consapevolezza del fatto che, nel mondo accademico e della ricerca scientifica, se rispetta coloro che lo  hanno guidato, non solo onora un valore che ha consacrato la tradizione dell'Università ma, in definitiva, rispetta anche se stesso"
Cosa voglia dire esattamente, non si capisce. 
E' proprio l'italiano che difetta: sembrerebbe che il soggetto della frase principale sia "nessuno" che reggerebbe l'incidentale '...se rispetta coloro che...'  e quindi '...onora...','deve avere ... consapevolezza'.
Coerentemente, tutti i predicati verbali sono in terza persona singolare. 
Si, non c'è dubbio: "Nessuno" è il soggetto.
Ma allora, se è così, e se le concordanze non sono opinioni, la frase finale suona: "Nessuno...rispetta anche se stesso
Ora si! È Freudiano!  
L'estensore della missiva puliva il pennino e gli è scappato un colpo.
La lettera è imperdibile, è una pietra miliare della letteratura, un sempiterno monumento alla ars retorica. Troppo bella, fino alla fine quando Egli dichiara 'apertamente' che farà "... di tutto per partecipare alle manifestazioni pubbliche alle quali sarò invitato dai candidati, non certo per supportarli ma per non perdere I'occasione di ricordare, com'è dovere di ogni rettore, quali sono gli interessi primari dell'Ateneo"
Ed Egli, quali sono 'gli interessi primari dell'Ateneo' lo sa!
Grazie Magnifico, avevamo davvero bisogno di quest'ultima lezione di paternalismo. 
Ora, però, basta.


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