venerdì 5 ottobre 2012

U.C.L.A. - Ufficio Complicazione Affari Semplici


I Docenti universitari vengono pagati per il lavoro che svolgono ossia per l'attività didattica. Se un Docente è medico e lavora presso un Policlinico, se svolge attività di assistenza ai pazienti avrà, oltre allo stipendio "normale" un surplus di remunerazione rispetto a chi questa assistenza, non la fa.
Sembra tutto chiaro e coerente. Lapalissiano. 
Nei policlinici normalmente lavorano altre figure di Docenti non-medici: Fisici, Farmacisti, Psicologi, Chimici, Biologi.
Che non svolgono, come è evidente, attività assistenziale, quindi a loro non può essere corrisposto quel surplus di stipendio che deriverebbe da una attività non svolta.
Il principio sembra (e lo è!) semplice. Perfino al Policlinico dell Università di Messina se ne sono accorti ed il Dirigente Generale dell'Azienda, d'intesa con il Rettore, decide di fare chiarezza e di dare i quattrini pubblici a chi realmente ne ha diritto. 
Naturalmente scoppia il finimondo. Non tanto per le ovvie proteste di chi, abituato ad un determinato budged mensile, se lo vede decurtato, quanto per il fatto che i non-medici vengono divisi in figli e figliastri sicché si assiste alla definizione di profili che vedono taluni soggetti privati del surplus di stipendio magari perché 'espletano attività assistenziale, ma in misura non sufficiente', ed altri ai quali l'aumento, benevolmente, viene concesso sulla base di una, possibile, promessa che 'svolgeranno, in futuro, attività assistenziale' .
Chi opera questa divisione in buoni e cattivi?
Una commissione la cui composizione è irregolare.
Chi fornisce gli input per definire chi deve essere escluso e chi no?
Il Rettore.
Forse qualcuno sta abusando del suo Potere? [leggi le ordinanze del TAR]
Vogliamo una Governance che sia finalmente impermeabile alla logica dello scambio, del favore, del ricatto ancorché morale. 
Vogliamo il ripristino delle Regole senza 'se' e senza 'ma'.
Vogliamo che coloro che si stanno già muovendo nella (non ancora dichiarata) corsa al rettorato, si esprimano su fatti come quello appena riportato, e la smettano di andare, più o meno di nascosto, in giro per l'Università organizzando summit carbonari ove si promettono deleghe, pro-rettorati, prebende a patacche varie ai "potenti" di turno.


7 commenti:

Unknown ha detto...

Caro Mauro,
cortesemente, potresti essere più preciso su questo aspetto?
Personalmente sono stato escluso perchè, con molta probabilità, "non sono gradito" al Rettore. Eppure il Colleggio Tecnico dell'Azienza Policlinico, unico organo riconosciuto dalla Legge per valutare l'operato dei Dirigenti Ospewdalieri, mi ha dato un giudizio di eccellenza sull'attività assistenziale svolta per oltre 20 anni, sottolineando, anche, che tale attività assistenziale, è perfettamente congrua con il mio SSD. Però, sono stato esluso, ma il TAR mi ha dato ragione.
Le parole che usi sono poco chiare: potresti essere più esplicito? Potresti farci capire meglio se condividi l'Ordinanza del TAR oppure no? Questo nell'ottica di quanto hai scritto: """Vogliamo una Governance che sia finalmente impermeabile alla logica dello scambio, del favore, del ricatto ancorché morale. Vogliamo il ripristino delle Regole senza 'se' e senza 'ma'""".
Se è necessario un commento più approfondito da parte di chi ne sa di più su questo aspetto, sono disponibile.
Grazie
Salvatore Campo

Unknown ha detto...

Perfetto Mauro.
Purtroppo, il Giudice Amministrativo non può entrare nel merito del penale, nè fare diversamente da quanto viene chiesto. Ma, Ti posso garantire, che Tutti e 25 gli eslusi, contro i 150 iniziali, si stanno organizzando per denunciare tutti gli abusi alla Procura.
Ti vorrei pregare Di rimuovere l'ordinanza, cancellare il nome e i dati sensibili, e riupparla nella nuova forma. Questo perchè la privacy và rispettata.
Comunque, tornerò ancora sull'argomento, per far conoscere a Tutti i penosci retroscena che si nascondono dietro questi scellerati provvedimenti.
Grazie Ancora
Salvatore

Unknown ha detto...

Caro Mauro, premesso che aderisco in toto alle lettere di Salvatore Campo, protesto energicamente perchè fra sei ordinanze di sospensiva tutte uguali sia stata scelta proprio la mia senza alcun rispetto per la privacy. Oltre tutto l'esempio è stato scelto male perchè tu ti riferisci ad altre categorie di docenti, mentre io sono MEDICO ed ho sempre svolto attività assistenziale riconosciuta dalla stessa commissione a suo tempo formata e recentemente da un'altra commissione che ha, dietro un giudizio ampiamente positivo del direttore dell'UO, deliberato a mio favore lo scatto quinquennale di anzianità. Ti invito, dunque, a rimuovere l'ordinanza che mi riguarda, ed a precisare che fino ad oggi sono state emanate 6 ordinanze tutte uguali. Io ho inteso soltanto far valere i miei diritti e non voglio che il mio nome venga coinvolto in un discorso più ampio, riguardante la governance dell'università, che è tutt'altro problema.

Unknown ha detto...

Caro Salvatore,
premesso che ho rimosso il link all'ordinanza, vorrei fosse chiaro che le ordinanze (e le sentenze) sono pubbliche e come tali pubblicate senza censura sul sito Istituzionale del TAR di Catania dal quale le ho tratte.
Non mi auto-censurerò, quindi, occultando dati sensibili che tali non sono: il nodo centrale della ordinanza citata, solo a mero titolo di esempio e prova documentale, è costituito dalle considerazioni che il Collegio fa in merito alle indebite infiltrazioni che vengono rilevate.
E' questo il dato importante e, purtroppo, ricorrente.

Unknown ha detto...

Cara Daniela,
mi spiace che protesti "energicamente" con me.
Io, per delicatezza, ho rimosso il link all'ordinanza, nella certezza di non aver violato alcuna privacy essendo tale ordinanza, assieme alle sei cui fai riferimento, totalmente pubblica ed esposta sul sito istituzionale del TAR di Catania.
Mi spiace che non sia riuscito a rendere il senso del post che consiste nell'avere, ancora ed ancora, la prova provata (al di la del caso specifico) di un modo di gestire l'Università che mi auguro possa presto, e per sempre, cessare.
Dividere i figli dai figliastri e costringere chi si ritiene leso a ricorrere alla Magistratura è frutto di un metodo che è parte cogente della Governance. A mio modo di vedere, non è affatto, come affermi tu: "tutt'altro problema".
Auguri per la tua vita professionale.

Unknown ha detto...

Caro Salvatore,
non solo condivido quanto scritto nell'ordinanza che allego al post, ma mi chiedo come mai il Giudice amministrativo, quando fa talune affermazioni che evocano profili di responsabilità penali, non si prenda la cura di trasmettere le carte alle Procure interessate.
Per quanto tu dici in merito ad approfondimenti in materia, non posso che ribadire che i commenti ai post sono benvenuti.

Anonimo ha detto...

che bella congregazione di vigliacchi tromboni