venerdì 3 agosto 2012

è stata tua la scelta e allora adesso che vuoi?


Finalmente, e solo tramite la stampa locale, si conosce l'esito delle votazioni per i Direttori di Dipartimento di UniMe.
Non ci soffermeremo sui nomi degli eletti, peraltro facilmente desumibili dall'articolo citato, ci incuriosisce, invece, la veicolazione di concetti e posizionamenti che, se pur possono fare presa sulla opinione pubblica, non trovano riscontro nella realtà dei fatti come la si vive quotidianamente dentro l'Università.
Intere porzioni di una facoltà universitaria vengono definiti "feudi" di Tizio piuttosto che di Pincopallino, calpestando l'ordinamento democratico a favore di una struttura feudale, appunto, con tanto di feudatari, valvassori e servi della gleba ove è chiaro chi si intende per Imperatore e si glissa su chi sono gli Ultimi, i Precari, i Senza-futuro, i Ricattati, i Figli di un Dio minore. 
Coloro, insomma che sono maggioranza e che, Primi a "...sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità", sapranno far sentire la propria voce quando gli sarà presentata una alternativa credibile, spendibile e percorribile.
La cosa più bizzarra e grottesca è l'invenzione di una contrapposizione fra la "squadra" facente riferimento al "prorettore Pietro Navarra" che "...ha mostrato competitività... ed ha tenuto anche a Medicina...feudo di Tomasello".
La chiave di volta per comprendere la realtà è la parola "prorettore".
Tale figura, così come avviene per i delegati rettorali, é diretta emanazione del Rettore che la nomina e che la può esautorare quando vuole. Nel caso del rettorato in corso, ciò è già avvenuto con Giovanni Dugo, Mario Centorrino e Raffaele Tommasini.
Se il prorettore Pietro Navarra è stato nominato dal Rettore Tomasello, un motivo ci sarà!
Se il prorettore Navarra non si è mai dimesso dalla carica, evidentemente è sempre stato contiguo e funzionale alla politica universitaria di chi lo ha nominato accordandogli la sua fiducia.
Se il Rettore Tomasello non ha mai revocato la fiducia al prorettore Navarra, un motivo ci sarà!
Se il prorettore Navarra ha messo insieme "una squadra", naturalmente, è libero di farlo.
Verosimilmente vuole preparare il terreno per una sua corsa al rettorato ormai sempre più vicina.
Tuttavia l'esigenza di una intera comunità di Onesti è che, oltre ai suonatori, cambi anche la musica che, da fin troppo tempo, va in scena nel nostro Ateneo.
Noi non sappiamo quale sia l' idea di Università che pervade il prorettore Navarra: non ci è stato mai spiegato ma, fiduciosi, attendiamo  che ciò avvenga.
Certo, l'idea che un prorettore si possa proporre come non-continuo rispetto ad una esperienza rettorale che lo ha visto e lo vede, in primissimo piano, sodale, contiguo e funzionale ha bisogno di spiegazioni leali e convincenti.

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