venerdì 28 settembre 2012

La differenza fra Messina e Bologna?



     Che fine hanno fatto i nostri soldi?


Piaceva tanto ai Rettori, la legge Gelmini.
Piaceva tanto a molti di coloro che, oggi, ne dicono peste e corna!
Tuttavia la legge 240/10 all' ART 6, comma 6 recita: "Ciascuna università nei limiti delle disponibilità di bilancio e sulla base di criteri e modalità stabiliti con proprio regolamento,
determina la retribuzione aggiuntiva dei ricercatori di ruolo ai quali, con il loro consenso, sono affidati moduli o corsi curriculari"
Il CdA dell'Alma Mater delibera di incrementare il compenso per i Ricercatori_Docenti ed il Prorettore di Bologna, Gianluca Fiorentini, dichiara: "Molti Atenei [fra cui Messina, ndr] non li pagano neanche, i Ricercatori e il TAR ha già detto che sbagliano...Era un impegno morale per portare i Ricercatori vicini allo standard dell'Ateneo..."
In soldoni, ai Ricercatori vengono corrisposto 40€ l'ora contro i 60€ dei Professori.
Ma qui, nel profondo Sud, dove tutto deve essere ridotto a favore, a concessione dello splendido Sovrano, (ri)chiediamo al CdA di Unime: "Come la mettiamo? Vuole, il CdA, applicare la legge?
O preferisce, ancora una volta, far finta di niente, costringendo i Ricercatori all'ennesimo ricorso TAR in una causa che, visti i precedenti, vedrà l'Amministrazione soccombere?"
Pensate, o Consiglieri, che la Corte dei Conti potrebbe condannarVi al ristoro del danno erariale causato dalle vostre inadempienze.
O dalla vostra ossequiosa inerzia.

1 commento:

Mariella Foti ha detto...

io direi che è arrivato il momento che il periodo di silenzio abbia fine! Basta! (e basta TAR!).
torniamo a riunirci e fare sentire la nostra voce!